“Ti preoccupi troppo di ciò che era e di ciò che sarà!
C’è un detto: ieri è storia, domani è un mistero, oggi è un dono, per questo si chiama PRESENTE!” (dal film)
Un giorno come tanti, in un villaggio dell’antica Cina…
Po è un panda goffo che aiuta il padre Ping, un’oca, nella conduzione della spaghetteria di famiglia. Po nutre una grande passione per il Kung Fu e la notte sogna spesso di esserne un maestro riconosciuto ma la sua fisicità e le sue abilità non lo rendono certo un candidato perfetto al ruolo di maestro. Il padre non capisce le velleità di Po e spera che un giorno lui voglia sostituirlo nell’attività di famiglia, creando non poca frustrazione in Po che non si sente considerato e ascoltato. Già dai primi minuti del film emergono gli aspetti psicologici di Po e della sua relazione con il padre che nutre verso il protagonista molte aspettative senza considerare il reale desiderio del figlio: praticare il Kung Fu.
Un giorno viene annunciato che il Maestro Oogway (una saggia e anziana tartaruga) proclamerà il Guerriero Dragone (il più grande maestro di Kung Fu) durante una cerimonia; tutti, compreso il maestro Shifu (un panda rosso tra i più importanti maestri di Kung Fu in Cina), pensano che questi sarà scelto fra i 5 cicloni, i più bravi praticanti di Kung Fu conosciuti: Tigre, Gru, Vipera, Mantide e Scimmia.
Col pretesto di vendere spaghetti Po si avvia verso quella che si rivelerà la giornata più importante e strabiliante della sua vita. Giunge in ritardo alla cerimonia, trovando le porte del tempio chiuse: Po, grazie a dei fuochi d’artificio, riesce a precipitare nel tempio atterrando davanti al Maestro Oogway proprio nel momento in cui sta puntando il dito verso il futuro Guerriero Dragone…
Inevitabilmente Po viene proclamato Guerriero Dragone davanti all’incredulità dei presenti e alla delusione di Tigre, che più di tutti sperava di essere nominata Guerriero Dragone e allo sconcerto di Shifu che contesta al Maestro Oogway la scelta: “ma Maestro è stato un caso che il panda sia caduto davanti a voi!!” ed Oogway “caro Shifu, il caso non esiste…” .
Per Po inizia un periodo difficile: i 5 cicloni e lo stesso Shifu non lo accettano come Guerriero Dragone a causa del suo aspetto goffo e grasso e delle sue scarse abilità.
Il protagonista viene preso in giro per la sua fisicità per cui comincia a provare vergogna e a pensare di essere sbagliato, viene costantemente messo alla prova da Shifu e si trova in più occasioni in preda allo sconforto perché effettivamente non sa fare molto e il Kung Fu l’ha sempre praticato solo nei suoi sogni; percepisce di aver compromesso lo scopo della buona immagine. Po parla, a questo proposito, con il Maestro Oogway “mollare, non mollare… ti preoccupi troppo di ciò che eri e sarai… c’è un detto: ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono, per questo si chiama presente”. In questo passaggio il saggio Oogway mette l’accento sulla necessità di portare l’attenzione nel momento presente in modo intenzionale e sospendendo il giudizio. Questo riferimento al vivere nel qui ed ora è quanto viene espresso dalla Mindfulness. Po è troppo preoccupato di non essere all’altezza della situazione, di non avere sufficienti abilità e fatica a gestire le sue emozioni cercando, ad esempio, consolazione nel cibo e rimuginando sui suoi pensieri disfunzionali: riportare l’attenzione al momento presente, alle sensazioni corporee e notare i pensieri considerandoli solo per il valore che hanno è ciò che aiuterà in qualche modo Po ad aumentare le proprie abilità.
Anche Shifu dal canto suo dopo diversi tentativi fallimentari di insegnare a Po i segreti del Kung Fu è scoraggiato e si rivolge al maestro Oogway e prima che quest’ultimo si dissolva in petali di ciliegio vi è uno dei dialoghi più interessanti sul piano psicologico ed educativo tra i due: “qualunque cosa tu faccia, quel seme crescerà e diventerà un pesco, magari tu desideri un melo o un arancio, ma otterrai un pesco” (Oogway). Lo scopo di un educatore, di uno psicologo, di un genitore è quello di dare fiducia, di far uscire dall’etichetta, di aiutare a iniziare a chiedersi cosa sia veramente importante per se stessi.
Illuminato dal dialogo, Shifu intuisce il metodo giusto per insegnare a Po: vedendo come il panda sia agile nel cercare e procurarsi il cibo decide di usare la sua golosità come motivazione per l’allenamento.
Di fatto, un metodo educativo e di apprendimento può non funzionare per tutti: “quando ti concentri sul Kung Fu fai veramente schifo. Ma forse la colpa è mia, non ti posso addestrare come ho addestrato i 5. Ora capisco che il modo per tenerti avvinto sono questi ravioli al vapore” (Shifu a Po).
Al termine dell’addestramento, Po ha acquisito molte abilità tanto che il suo sogno può considerarsi finalmente realtà!
Nel frattempo, prima di morire, il saggio Oogway predice l’imminente evasione di Tai Lung, uno dei migliori praticanti di Kung Fu, allevato ed addestrato dallo stesso Shifu, imprigionato a causa della sua malvagità e potenza.
Po, forte delle sue abilità, può finalmente aprire la pergamena accessibile solo al Guerriero Dragone e contenente il segreto e ne rimane sbigottito vedendo solo il riflesso di se stesso… all’interno di essa non c’è scritto nulla.
Chi sconfiggerà Tai Lung? Shifu ordina di evacuare la valle e decide che sarà lui ad affrontare Tai Lung. Quest’ultimo giunge carico del suo odio e desideroso di combattere con il Guerriero Dragone per strappargli la pergamena. Si scontra con Shifu e lo ferisce. Nel frattempo Po, tornato dal padre per aiutarlo durante l’evacuazione della valle, capisce il vero contenuto della pergamena grazie al padre Ping che ha da sempre tenuto nascosto un ingrediente di un suo piatto che ora decide di svelare al figlio: “l’ingrediente segreto è… è… è niente!” Po: “niente? non c’è nessun ingrediente, nessuna salsa segreta?” Ping: “no, niente, per rendere speciale una cosa basta credere che sia speciale“.
Po a questo punto riprende in mano la pergamena ed aprendola vede il suo muso riflesso ed ha un’intuizione: credere e sapere intimamente di essere il Guerriero Dragone. Decide che sarà lui ad affrontare Tai Lung, perché in realtà non esiste un ingrediente segreto.
La vera questione non è superare i nostri limiti ma accettarli.
Un film di animazione diretto da M. Osborne e J. Stevenson prodotto da DreamWorks Animation nel 2008. Doppiato, in originale, da attori del calibro di Dustin Hoffman (Shifu) Jack Black (Po), Angelina Jolie (Tigre), Lucy Liu (Vipera), Jackie Chan (Scimmia) e nella versione italiana da Fabio Volo. Il film è stato presentato al Festival di Cannes 2008 fuori concorso ed è il primo della serie cinematografica Kung Fu Panda.
Adatto e consigliato a bambini, genitori ed educatori.
Sitografia:
https://it.wikiquote.org/wiki/Kung_Fu_Panda