“Verrà un giorno, e non è molto lontano, in cui potremo concludere affari, studiare, conoscere il mondo e le sue culture, assistere a importanti spettacoli, stringere amicizie, visitare i negozi del quartiere e mostrare fotografie a parenti lontani,
tutto senza muoverci dalla scrivania o dalla poltrona.”
Bill Gates
Negli ultimi anni è avvenuta una vera e propria rivoluzione tecnologica: internet ha influenzato e modificato le relazioni interpersonali, il commercio e le abitudini di vita delle persone. Gli effetti sono molteplici e ancora non si conoscono i risvolti a livello cognitivo e sociale nel lungo termine; c’è tuttavia accordo nella necessità di dover acquisire, oltre alle competenze tecniche, anche competenze legate all’uso responsabile della Rete avendo ben chiare le insidie che si possono incontrare utilizzando internet nella vita quotidiana.
“Tommaso ha 13 anni ed è appena rientrato da scuola. Mamma lo sta chiamando per il pranzo ma prima deve andare in camera per verificare a che punto è il download che ha lanciato la mattina prima di uscire di casa: “bene, ci siamo quasi.. giusto il tempo per mangiare, fare velocemente i compiti per domani e sarà pronto! Non vedo l’ora di poter andare avanti con il gioco!”. Tommaso trascorrerà il pomeriggio con questi suoi nuovi amici: Aranel 32 anni di Tokio, Naimi 17 anni di Milano, Annael 15 anni di Parigi e Gil-Estell 11 anni di Cordoba, per sfidarsi online. Da quel momento il suo nome non sarà più Tommaso ma “chiamatemi Erunir!”. La giornata è ahimè finita ma per fortuna il weekend è vicino e Tommaso potrà giocare anche la mattina.
“Ciao, mi chiamo Valeria e ho 17 anni. La mia giornata? Mamma dice che ho dei problemi ma anche lei fa come me quindi non capisco perché mi rompe le scatole. Insomma, la mattina mi alzo, accendo il cell e do un’occhiata ai social per vedere se c’è qualche novità. Per me è importante avere una vita telematica altrimenti sei “tagliato fuori”; al giorno d’oggi si deve essere connessi altrimenti non hai amici. Per me internet è fondamentale e appena mi accorgo che papà ha lasciato la carta di credito a casa posso sbizzarrirmi e comprare online! Mamma dice che spendo troppo ma son tutte cavolate, su internet ci sono un sacco di offerte! Insomma io sono una ragazza social non una ragazza con una dipendenza!!”
Sempre più frequentemente si sente parlare di Internet Addiction Disorder e con queste parole si intende un “Uso problematico, eccessivo o disfunzionale della rete, spesso legato a particolari disagi psicologici quali solitudine, depressione e isolamento sociale” (Goldberg, 1995). La persona è cosi concentrata nell’utilizzo di Internet da trascurare molti, se non addirittura tutti, gli altri aspetti della propria vita, con conseguenti problemi di tipo relazionale, professionale e sociale.
L’uso eccessivo di Internet colpisce indistintamente uomini e donne di qualsiasi età. Caratteristiche della rete sono l’anonimato e l’assenza di vincoli spaziali e temporali pertanto è alto il rischio di incorrere in uno stato di depersonalizzazione. Gli adulti che rischiano maggiormente di incorrere in Internet Addiction Disorder sono persone che si sentono sole, sono insoddisfatte del loro matrimonio, vivono un momento di stress collegato al lavoro, depressione, hanno problemi finanziari, si sentono insicure per quanto riguarda il loro aspetto fisico, sono in ansia, lottano per uscire da altre dipendenze e hanno una vita sociale limitata. Gli adolescenti invece si caratterizzano per: bassa autostima, identità insicura, competenze sociali deboli, relazioni immature, affiliazione deviante e rifiuto dei pari, mancanza di interessi, mancanza di ideologie e valori, legami familiari poveri, mancanza di monitoraggio familiare e scarso impegno scolastico.
L’avvicinamento alla rete avviene seguendo delle fasi distinte:
1. Fase di Osservazione e Ricerca: prima si apprendono tutte le nozioni riguardo al nuovo mondo, successivamente si ricercano nuovi servizi ed applicazioni. Ancora non è chiaro il fatto di non essere soli.
2. Fase Relazionale-Comunicativa: sscopre la “comunità virtuale”: forum, chat, newsgroup, blog, ecc.. e si inizia a farne parte. Ora si interagisce con l’infinito popolo di Internet e da spettatore passivo si diventa protagonista. Il computer viene percepito come mezzo per arrivare all’altro, consente l’interazione mediando la comunicazione. Si instaura con gli altri utenti, una vera e propria “relazione di attaccamento” mediata dal pc.
Nel momento in cui parliamo di Social Network Addiction, la persona che ne soffre ha una vera e propria dipendenza da connessione, aggiornamento e controllo della propria pagina web e ricerca di nuove amicizie virtuali da poter registrare sul proprio profilo. Queste persone presentano preoccupanti sintomi di Craving, Tolleranza, ed Astinenza, proprio come accade nelle dipendenze da sostanze o in altri nuovi tipi di dipendenza. Quando la connessione non è possibile si sperimentano sintomi psicologici, problemi sociali, con minor prestazioni in ambito lavorativo o scolastico, e problemi fisici.
L’uso della rete può portare a vere e proprie dipendenze e visto che l’oggetto è socialmente accettato (giochi, shopping, relazioni affettive, sesso, ecc..) si rischia di incorrere facilmente in uno stato psicopatologico senza rendersene conto.
È importante che i genitori educhino e controllino i propri figli nell’utilizzo della Rete dando delle semplici regole e delle avvertenze.
Alcuni suggerimenti da dare ai propri figli per difendersi da eventuali mal intenzionati (cyber-pedofili) sono:
1. quando si è su Internet non dare mai a nessuno l’indirizzo di casa, il numero di telefono o il nome della scuola;
2. non prendere appuntamenti con persone conosciute su Internet, anche se dicono di essere coetanei, senza prima avere il permesso dei genitori;
3. non rispondere mai a e-mail o messaggi fastidiosi o allusivi, specie se di argomento sessuale. Se capita di notare fotografie di adulti o bambini nudi parlarne sempre.
È inoltre importante che la società adotti delle strategie per prevenire l’abuso di internet quali ad esempio:
- Aumentare la consapevolezza delle conseguenze negative: riconoscere quello che sia sta perdendo
- Riconoscere ciò che fa scattare il comportamento
- Valutare il tempo trascorso online
- Aumentare le capacità di gestione del CRAVING: attività alternativa; cambiare le abitudini; portare con sé schede promemoria
- Aumentare le capacità di gestione di vulnerabilità: trovare sostegno nel mondo reale;
- Aumento delle capacità di risoluzione di problemi: stabilire i tempi
- Migliorare le competenze sociali
Bibliografia:
“Adolescenti e nuove dipendenze. Le basi teoriche, i fattori di rischio, la prevenzione” di A. Couyoumgjian, R. Baiocco e C. Del Miglio; Editori Laterza (2006).
“Internet addiction disorder” di I. Goldberg (1995) scaricato dal sito www.uml.edu/student-services/couseling/internet/netdisorder.html
“New Addictions: le nuove dipendenze” di Cesare Guerreschi; ed. San Paolo (2005).